Parigi - Cronache di un viaggio- [Travel Vlog]

23.12.2017

Il viaggio è il metodo più semplice per interrompere la routine monotona e stressante della quotidianità. Lasciare tutto e visitare una città nuova o un paese nuovo cambia le nostre prospettive quando vengono a contatto con situazioni e culture ben diverse rispetto a quelle che siamo soliti affrontare. Preparare le valigie, partire, alloggiare in un albergo, camminare giornate intere su strade mai battute prima spesso stanca di più del lavoro dal quale si cerca una breve pausa. Ciononostante la cultura, la storia e le usanze di un intero popolo che si imparano viaggiando ravvivano il germe sempre verde della curiosità. Proprio per questo, viaggiare è una delle cose più belle del mondo. È un pensiero semplice, come quello di un bambino, ma non per questo opinabile. E restando nell'ovvio, una delle città più belle da visitare è sicuramente Parigi.

La Monna Lisa assediata dagli Smartphone
La Monna Lisa assediata dagli Smartphone

Messo piede fuori dall'albergo siamo stati accolti da una architettura nuova ai nostri occhi, tipica di una grande capitale del Nord Europa. Impazienti di visitate tutto ciò che Parigi aveva da offrirci, ci siamo diretti verso una delle attrattive più celebri della capitale francese: il louvre. Attraverso la controversa piramide di vetro siamo entrati in uno dei musei più visitati al mondo: nato come fortezza, per poi diventare un palazzo governativo, una residenza reale e, solo dopo la rivoluzione, un museo. Il louvre ospita opere provenienti da tutto il mondo e da tutte le civiltà. Durante l'epopea Napoleonica, i ricchi bottini di guerra fecero affluire opera d'arte inestimabili che sono tutt'oggi oggetto di pellegrinaggio da parte di milioni di turisti. L'incontro con la star del Louvre (la Monna Lica) però ha avuto ben poco di magico perlopiù a causa di una folla di curiosi avidi di selfie che rendono difficoltoso anche solo avvicinarsi al celebre dipinto di Leonardo. Ciononostante non dimenticheremo facilmente quel sorriso enigmatico.

Lasciato il museo abbiamo percorso le Champs Elysèes, gremiti di parigini, fino a giungere al cospetto dell'Arc de Trionphe godendoci qualche scorcio della capitale di notte illuminata dalle insegne dei negozi e dagli addobbi natalizi. 

Il giorno dopo è stato il turno della Tour Eiffel. Dopo una lunga fila agli ascensori siamo riusciti a salire in cima per concederci una vista da favola della capitale francese. La Tour Eiffel è un'altra opera controversa di Parigi, realizzata in occasione dell'esposizione universale del 1889, fu osteggiata da molti che la consideravano solo una amalgama di metallo e bulloni senza alcun valore artistico. Ciononostante oggi la Tour Eiffel è uno dei monumenti più visitati al mondo e tappa obbligata per chiunque si rechi nella capitale francese.

Nuovo giorno e nuova tappa del nostro viaggio. Mentre accorciavamo le distanze a bordo di un treno, le nostre menti erano già a destinazione: erano già a Versailles! Purtroppo una lunga fila si frapponeva fra noi e il luogo idealizzato da ogni over 40 sulla scia di un manga tanto straziante quanto indimenticabile. In ogni caso la visita alla reggia di Versailles ripaga di ogni attesa: il lusso sfrenato che caratterizzava questa residenza reale si coglie tutt'oggi nonostante l'edificio sia stato più volte ri-funzionalizzata dopo l'abbandono avvenuto durante la rivoluzione francese. È ben visibile nelle statue, nei dipinti, nelle cornici e nei luoghi più celebri come la cappella reale voluta da Luigi XV, la galleria degli specchi dove nobildonne e cavalieri danzavano, la galleria delle battaglie in cui si celebrano le grandi vittorie militari francesi e infine negli sconfinati giardini.

La Tour Eiffel
La Tour Eiffel
Il Palazzo di Lussemburgo
Il Palazzo di Lussemburgo

Tornati a Parigi ci siamo recati nel principale luogo di culto della capitale francese: la cattedrale di Notre Dame. Ciò che impressiona maggiormente è l'atmosfera tetra evocata dall'architettura gotica e particolarmente tangibile nelle fleches, le snelle guglie che si sviluppano in verticale, nei caratteristici archi rampanti e nei gargoyle mentre l'interno è un tripudio di cupole, archi e bassorilievi.

Un altro esempio di architettura gotica è la Saint Chapelle edificata su volere di Luigi IX e inaugurata nella prima metà del XIII secolo. Era una cappella annessa al palazzo reale utilizzata anche come reliquiario. Accolse numerose reliquie della Passione che il monarca aveva collezionato nel corso degli anni che purtroppo andarono perse durante la rivoluzione. È particolarmente celebre la Cappella Superiore per i caratteristici colori delle vetrate istoriate, opera di straordinario pregio e degne di contemplazione.

Abbiamo poi lasciato l'Ile de la Cité per recarci nel caratteristico quartiere di Montmartre dove si trova la basilica del Sacro Cuore. Il bianco candido della pietra messa in opera risplende dalla cima del colle dove la chiesa è stata eretta. È uno spettacolo suggestivo che attira numerosi visitatori. Anche l'interno non delude con la grossa cupola centrale e le numerose statue.

Adesso che abbiamo maturato un po' di familiarità con i principali monumenti di Parigi è giunto il momento di concederci un giro sui Bateau-mouche. La crociera sulla Senna è stata una mini gita della capitale. Abbiamo navigato in mezzo alle attrattive più famose e abbiamo apprezzato l'armonico sviluppo topografico della città e le relazioni con i luoghi e gli spazi più importanti per la sua comunità. 

La Senna
La Senna

La visita a Parigi non si esaurisce qui. C'è molto altro ancora che merita di essere menzionato come il ponte dell'Alma e il monumento commemorativo a Lady D, la piazza della Bastiglia e il monumento sorto dove un tempo si trovava la celebre prigione distrutta durante la rivoluzione, il museo Pompidou di arte contemporanea, il Pantheon che celebra i personaggi più celebri della storia francese, il Palazzo di Lussemburgo ex residenza reale e i giardini dove si trova la fontana de' Medici, il moulin rouge e il museo delle arti e dei mestieri dove si trova il pendolo di Foucault.

Ma ora è tempo di ritorni. È tempo di quotidianità. A presto e al prossimo viaggio. 

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Esplorando dietro casa 

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